L’origine del nome, come spesso accade in questi casi, non è chiara e si perde nella notte dei tempi.
Pare che, nonostante lo stemma cittadino raffiguri proprio dei gialli frutti mediterranei, non ci sia collegamento con essi; piuttosto i linguisti hanno voluto vedere un legame con la parola greca leimon (prato, pascolo erboso) e dunque un chiaro riferimento alla pastorizia o al dialetto piemontese alimunt (ai monti) che sono la quinta scenica su cui il paese si affaccia.
La frequentazione del sito e della valle fanno riferimento all’epoca pre-romana, come testimoniano i ritrovamenti a tetti Monsù. Con buona probabilità esisteva un insediamento nella zona in epoca romana, funzionale al presidio del valico del monte Cornio (valico di Tenda), quando il paese divenne parte della provincia delle Alpium Maritimarum e la popolazione fu aggregata al municipio di Pedona (attuale Borgo San Dalmazzo).
La prima attestazione ufficiale dell’esistenza di Limone risale al 1198, in un documento che fa riferimento all’uso di pascoli. Nel 1238 entrò a fare parte della contea di Tenda per passare al dominio angioino e nel 1581 sotto la dominazione sabauda.
Tra Sei e Settecento Limone viene spesso citata nei documenti ufficiali in quanto i duchi e poi re sabaudi furono da subito ben consci dell’importanza del valico come luogo di transito di eserciti e merci.
La storia più recente ha voluto eleggere il piccolo paese a meta di turismo invernale, per questa ragione, se vorrete trascorrere una giornata o più in paese vedrete nelle immediate vicinanze del centro storico, che ha mantenuto il fascino di un borgo alpino, esempi di edilizia residenziale tipica degli anni ’50 e ’60.
Se siete appassionati di sci, probabilmente conoscerete a menadito le piste della Riserva Bianca: noi vi invitiamo invece a scoprirla d’estate, quando la morsa della calura in pianura si fa sentire.
Giugno e luglio sono i momenti in cui potrete assaporare l’aria frizzante del mattino, i pascoli verdi, le innumerevoli passeggiate nelle valli e vallette laterali. E quando sarete stanchi di perdervi tra boschi e praterie vi ricordiamo di non dimenticare il centro storico con la chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli, edificata tra la seconda metà del Trecento e l’inizio del Cinquecento in sostituzione di una precedente chiesa troppo piccola e scomoda per la comunità in continua crescita. Vi invitiamo a sedervi in un banco ed ammirare lo splendido pulpito, realizzato riassemblando gli stalli provenienti dal coro della Certosa di Pesio (scolpiti nel 1670 ca.) a seguito delle soppressioni napoleoniche.
Una volta usciti rinfrescatevi con le acque della fontana che assolve a questo compito dal 1510!
Perdetevi nelle viuzze e raggiungete la chiesa dei cappuccini, edificata per contrastare e sradicare la diffusione di confessioni bollate come ereticali.
Una volta terminata la scoperta del centro storico, potrete spostarvi, usando una delle numerose navette che uniscono i due luoghi, a Limonetto, luogo di pace incontrastata e spesso punto di inizio della camminate verso il colle di Tenda.
Una delle mete estive più frequentate è, appunto il colle, e i trekking che hanno per meta i forti e le costruzioni difensive militari. La maggior parte di essi fu realizzata tra 1877 e l’anno seguente. Furono fatti costruire a scopo difensivo, presidiati fino all’inizio della prima guerra mondiale e poi disarmati.
Insomma, non solo luogo di sport invernali, ma anche di arte, cultura e tradizioni!
SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
SITOGRAFIA :
https://it.marittimemercantour.eu/territorio/valli-e-paesi/vermenagna
Limone Turismo – Il sito turistico ufficiale del Comune di Limone Piemonte per i trekking in particolare si consulti: Limone OUTDOOR (bwebmap.it)
BIBLIOGRAFIA:
Beltrutti, Cuneo e le sue valli, Savigliano, 1978
Conforti, L. Marino, Le valli tra i parchi, Cuneo, 2018