Lunedì 6 gennaio 2025 alle ore 17, negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, avrà luogo la presentazione del libro “Dalla Sacra Spina alla crocifissione di Michelangelo”, pubblicato da Fusta Editore e scritto da Franco Giletta, artista al quale è attualmente dedicata la mostra “La liturgia del segno. Ascendenze, risonanze e visioni atemporali”, inaugurata lo scorso 9 novembre 2024.
Visto il grande interesse di pubblico che l’esposizione antologica sta registrando, la sua chiusura, inizialmente prevista per il 15 gennaio 2025, è stata posticipata a domenica 26 gennaio 2025.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Progetto Cantoregi, vedrà l’artista Franco Giletta in dialogo con Marco Piccat, già professore ordinario di Filologia Romanza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia deII’Università degli Studi di Trieste, nonchè – tra i tanti riconoscimenti e prestigiosi incarichi ricoperti – co-direttore della collana di culture, filologie e letterature romanze medievali I libri del Cavaliere Errante” (Dell’Orso Editore, Torino), e ‘Associé Corrrespondant Etrangér’ de la Société Nationale des Antiquaires de France, Louvre, Paris.
Questo appuntamento collaterale alla rassegna racconigese intende proporre al pubblico una rilettura dei tesori artistici smarriti che un tempo abbellivano chiese e palazzi dell’antica capitale del Marchesato, passando dalla Sacra Spina alla Madonna di Hans Clemer, da un enigmatico libro di marmo di Matteo Sanmicheli a un misterioso dipinto che fu attribuito a Michelangelo Buonarroti.
Nel corso dell’incontro si svolgerà una performance musicale del Coro Mario G.Galleano di Caramagna, diretto dal maestro Roberto Cecco.
—– Sul libro:
la presenza a Saluzzo di una Sacra Spina è solo una leggenda? Come in un’inchiesta, l’autore ci accompagna sui sentieri di una ricerca storica legata ad una delle reliquie più importanti della cristianità, una delle Sacre Spine della Corona di Cristo. Donata nel 1401 dal Re di Francia Carlo VI al Marchese Tommaso III di Saluzzo, fu trafugata durante un misterioso saccheggio nel 1542 e, da allora, non se ne hanno più notizie. Se non andò distrutta, dove potrebbe essere conservata? E’ possibile che a Saluzzo si custodisse anche un meraviglioso dipinto di uno dei più grandi geni del Rinascimento? Partendo dalla preziosa reliquia, un tempo conservata nella Chiesa di San Giovanni di Saluzzo, il libro ci guida sulle tracce di alcuni tesori artistici scomparsi, fino a giungere a rivelare la vicenda di un enigmatico capolavoro attribuito a Michelangelo Buonarroti ritrovato in un’antica villa saluzzese. Dipinti e sculture che un tempo si trovavano nella capitale del Marchesato e di cui, ad oggi, non si conosce la reale collocazione, testimonianze smarrite di un antico Stato che, a cavallo tra il Medioevo e il Rinascimento, raggiunse i più alti vertici di bellezza, arte e cultura.